ANNALISA SILINGARDI

ANNALISA SILINGARDI ARTIST AND POET

domenica 24 agosto 2008

,,dovenasconoifiori


Si rompe la pelle del cuore
ogni giorno
un morso
sfumando
mi volto le spalle
sono il petto vero
su cui nascono i fiori
monologo
dolori sbriciolati in un nulla
di bocca di mani
soffocate dall'edera quotidiana
dacci il nostro pane
amen
il dolore ha sempre suoni diversi
sbalzati di grigio
è la mia povertà a comprendere
tutto rimane intatto
incapace di soccorrere
e le reliquie
stanno sotto la sabbia
son quasi di polvere
il dono
è il dettaglio dei fiori.

2 commenti:

Milo ha detto...

Bellissima!
Per quel poco che valgono ti scrivo le mie impressioni; leggendola.
Questa tua poesia mi ha evocato i gigli selvatici che crescono sulla sabbia di certe spiagge sarde.
Mi riferisco ad un paesaggio duro, pietroso, dove i colori e le linee sono fortemente contrastate, dolorose e nette. E i colori fanno male. Il sole acceca e polverizza ciò che non riesce a sopravvivere alla durezza dell'esistenza in quel luogo.
I gigli, quasi a placare tutto questo, sono bianchi e delicati.
Ciao, un abbraccio.

Annalisa Silingardi ha detto...

,,Milo mi era sfuggito questo bellissimo commento,,,,l'evocazione è bellissima, purtroppo non ho mai visto i gigli selvatici ,,,hgrazie per l'attenzione che mi dedichi\,,,

P.S. ho sempre i minuti contati, per il momento devo sempre passare di corsa,,,ma vi leggo tutti,,,ho difficoltà a aeguire per il poco tempo che posso dedicare al blog