ANNALISA SILINGARDI
ANNALISA SILINGARDI ARTIST AND POET
IL MIO SITO UFFICIALE
domenica 28 novembre 2010
sabato 20 novembre 2010
,,,@pallina.it
baciami a smarrir le nuvole in fronte
terrò la luce accesa questa notte
voglio vedere arrivare tutti i tuoi baci
amore mio imperfetto
lenti come passi nella notte , muti e furtivi , baci ladri di stelle e
stille sulla tua pelle schiusa , che lasciano orme e ferite scarlatte ,
che non indovinerai , che mi marchiano di flussi e batticuori ....
oh notte dove non corre tempo
bella notte questa
che mi cammina dentro il grande amore
che solo assedi esige il mio fiore
io bacerò i tuoi capelli biondi quale la luce che tocca l orlo delle nubi
all alba , io bacerà la tua bocca rossa quale la ferita che non guarisce mai ,
io bacerò il tuo ventre d opale quale lo scrigno dei liquori che la maga serra
....
è emergenza da strappare l'insensato
sto qui tutta fuori di me
che a salir infiniti piani di nuvole
basta un bacio sulla tua bella bocca e un gioco di lombi
danza nella spirale , danza l arrampicata e sciogli nella barba i voti
dell attesa , che succhi il tempo la rosa con la spada , contorci la tua anima
placata dentro il bàttito , dammi la cadenza e non lasciarmi mai ...
ecco m'accerchia il bacio con onde fitte
fino a spaccare il cuore
e il riso in gola s'accheta a fondo
accoglimi ancora con carezze audaci
Minuetto scherzoso a due mani con l'amico virtuale Volpe
occhiodivolpe2
,,,impronte
S’è messa muta
Questa coscienza di gregge urlante
Per sè
A sbattimento del dolore altro
A sbattimento di porta
Questa gente affamata di sé
Ha occhi asciutti
Nulla si spreme dagli occhi dei lupi
Vocazione di sé
Il vacuo invita
Partenze
Ho trovato le mie impronte
In ogni stazione
A rifar conti di vita
Via da qui.,
domenica 7 novembre 2010
,,,altrinverniavenire
Altri inverni a venire
Entreranno a bendare il sole
In letti a vapore a dismisura
Quanto preme e s’impegna il grigio
A macerare colori
Su terra domata e stanca
Un’eco senza suono nel greve esilio
Un vuoto alterno d’attesa
Compatta immota gravezza infinita.
,,,dallaltrapartedellenzuolo
Leggermente stordita
Forse sognavo
Forse dall’altra parte del lenzuolo
Quel poco accanto
Che si sogna ad occhi aperti.
Lo vedo dalla forma dello sguardo
Non c’è nuvola sulla fronte
Solo sogni strampalati
Dalla voce gentile della luna premurosa
Ospite pallida di questa stanza di carta velina.
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