ANNALISA SILINGARDI

ANNALISA SILINGARDI ARTIST AND POET

mercoledì 26 maggio 2010

,,,chebeffa







La vulnerabilità morbosa
Dell’aria
Ne palpo la verniciatura
Contaminante
Non reggo per così dire
Il lezzo intossicante

Che beffa
Io sono ardente
So respirare
Quel cielo
Perfettamente trasparente

E’ mia       
Un’inquietudine eccitante
L’inverso
O capoverso adamantino
Strabordo
Lapilli pirotecnici        
E qualche nuvola



,,,amorderelesponde





Terra di frontiera
Pietra nuda calpestata
Le fessure dentro
Aperte
A mordere le sponde
E mi consegno
Agli occhi
Incollati al cielo
Adesso

Per esserci
Mi espongo
Per tutte quelle cose belle
Che come fiori schiacciati
In un libro
Abbiamo consegnato
Ai barbari dalle teste di plastica

Che non si consumi
Quest’occhio
Di stanche abbuffate nel nero
Che sveli
Splendore dell’acqua
Che plachi il disagio   
Uno slancio
Per battermi su  questa terra bruciata.



lunedì 17 maggio 2010

,,,machestranezza


       




Ma che stranezza
Così al naturale
Non ho assuefazione
a
Flussi e riflussi

Oh
Yes man ed arlecchin
Con l’abito di festa
Con l’uovo in testa
Che a grandi morsi
Ci mangiate il pane

Oh
Ortolani
Che piantate semi
Di  veleni
A seccar le voci
Sotto il carico del mondo
Nel sprofondo


        Ma  che stranezza
Ma che succede qui
Il cielo si ribella
Inforca il fiato
E sbatte giù
La vostra spazzatura.





,,,asfinimento



Un dondolio leggero
Che accarezza
Sul filo
Sospeso
Tra labbra e cuore

Ma poi
Di baci è la guerriglia
A sfinimento
Sciolgono
Più del sole

Con  il maggio
Venga
Ad inghiottire a sorsi
I battiti esplosi
Sotto la pelle 

domenica 9 maggio 2010

,,nonstadicasa




La razionalità dolente
non sta di casa
 io non son poeta
perchè di pianti ho troppe assenze


di  pensamento
 ho anche giorni ridenti
e abuso con questa levità
che si da dattorno
di giochi semiseri
e di andare a vanvera
 mica poco
addirittura
che se è emergenza
non ne ho abbastanza

,,,eppure




Eppure
io sono giocosa carnalità
non vedi il mio autobus
come arranca festoso
tra buche e precipizi


eppure
ai sensi sale e invade
il maggio
 di insidie e notti profumato


eppure
di cedimenti a intimità segrete
sono esplosa
che forse ho carne troppo stretta
per contenere.