ANNALISA SILINGARDI

ANNALISA SILINGARDI ARTIST AND POET

mercoledì 26 novembre 2014

,,,mancanza






Oltre lo schermo
Di queste mani
Lacci lame nebbie
Speranza che ride

Posso modellare
Il pensiero essenziale
Posso modellare
La forma dei desideri

Appendice
Di un sogno a venire
Per incarnare slanci
E uomini migliori

Tutto ruota
Su parole abusate
Perché si è abusato
Della mancanza.

  

,,,iramistupefatti






I rami stupefatti
Di ebbri rossi s’adornano
Oltre i grigi smorti
Perforati

L’ultima foglia
Saluta
I colori interrotti
L’anima saluta

L’esilio aspetta
Nel ovattato gelo
Sonnolento
Inadempiente

Ancora un poco
La foglia insiste
C’è ancora un giorno
Di disattenzione.


giovedì 13 novembre 2014

,,,soaviefragorosi





Di rubini, ramati,
violetti, ocra dorati
fecondano se stessi
e poi le zolle

lo sfondo
s’è fatto grigio
discreto spettatore
splendori

soavi e fragorosi
vanno addentando
pietra e legno
e nuvole

Domani saranno dormienti
Dentro le fenditure brune
Dentro a giorni inerti
Autunno.


,,,istantanea







Dimesso il luogo
Istantanea di un abbandono
I lacci i dubbi
Le pesanti attese

Lucchetti in difensiva
Inquieto
Un luogo senza ritorno
S’incide sotto pelle

Oblio che smuove
Eppure è muto
Ruggine
Da tempo fa silenzio.




domenica 26 ottobre 2014

,,,fuoridagusci






Scavano rovesciano danzano
Fuori dai gusci
Ad un passo
Dai nostri ruoli

Volo anomalo
Oltre parole vane
Legame e slegatura
Gelide o calde e accoglienti

Appendici al cielo
Tramiti essenziali
Di alta quota
Il corpo è niente

Realtà e metafora
Congiunte
Oltre gli sguardi
In bianco e nero

Nero
Fa macchia all’orizzonte
Insomma

Stringi le mie mani.

,,,sottolangolo








Non voglio clonare
Prolissi dèjà vu
Per poeti voraci
Polverose insolenze

Nelle pagine mie
Una due cento
Sotto l’angolo arricciato
Ci sono spazi

Dove niente
Si è detto
È peccato
Trasformarlo in parole.




mercoledì 15 ottobre 2014

,,,svestizione




Ancora  alta l’erba
Guarda
Specchiata nell’acqua
La svestizione dell’albero

Teneramente espone
Meste nudità
Presagio
Di oscillanti grigi a venire

Un impasto
Di mesti colori
Di nuovi profumi
Sonnacchiosi

Oltre
Stridule voci d’uccelli

Salutano. 

,,,dunque





Dunque
Subdola profetessa d’autunno
La nebbia
Insidia l’estate morente

Con voce segreta
Sussurra
Evanescenti promesse
Di soffici sonni

Offre una nicchia
Dentro l’abbraccio
Al verde esausto
Dà sepoltura

Dunque
Tagliata da qualche
Fendente di luce
Risucchia calore a coperta.