Quante mani spente
non c'è che silenzio in ginocchio
che cerca carezze
Del poco poco sfumato
rimasto
è polvere impastata di umori
Un corpo a corpo
sassi polvere e calura
un grande vuoto
Così nel respiro tronco
l'impercettibile
stringe i denti e si alza.
Nessun commento:
Posta un commento