Per il mio innato gusto
Per la contraddizione
Non ho dimestichezza
Con l’ombra immobile
Dietro il vano della
finestra
Non sono ombra
Con urti sempre più
forti
Spinte e sforzi
Ma non cucio cuscini
Sui miei fianchi
È tempo instabile
Mio è lo scompiglio
Di zucchero e risa
E un po’ di vento
Sono senza centro
Con mezza dozzina
Di vite sparse
Un sorso appena
Di buonsenso