A noi uomini
Che abbassiamo le bocche fino a terra
Pregne d’ingordigia insaziabile
Quale mente
Riuscirà a penetrare
Il torpore del limbo?
Se sapesse!
Quale povertà negli ambiziosi progetti
Quale sete sulle nostre labbra
E dentro agli occhi
Bisogni ornamentali
Assorbiti come spugne
Che tutta questa pesantezza
Non è mai colma.
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